linee vita e Sistemi anticaduta

Il responsabile della sicurezza progetta il sistema anticaduta scegliendo i DPI più adatti alla situazione oggettiva ed alle operazioni da compiere.

Documenti rilasciati dallo Studio

Il nostro Studio, per ogni sistema anticaduta, rilascia una relazione di calcolo contenente le verifiche strutturali degli ancoraggi installati su ogni tipo di supporto (calcestruzzo armato, legno, acciaio), i risultati delle prove di carico con celle dinamometriche e la dichiarazione di conformità alla normativa vigente (UNI EN 795:2012, CEN/TS 16415:2013, UNI EN 11560, UNI 11578:2015).
Inoltre, all’interno dei certificati che rilasciamo ai nostri clienti, è presente la procedura operativa di utilizzo del sistema anticaduta, la quale, mediante fotografie, mostra le fasi di utilizzo del sistema stesso. Nella stessa procedura, vengono mostrati i percorsi di accesso al sistema e le eventuali criticità presenti sull’edificio alle quali l’operatore deve prestare particolare attenzione.  

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Sistemi anticaduta "non convenzionali"

Spesso, progettiamo sistemi anticaduta di tipo “non convenzionali”, ossia sistemi da noi ideati e calcolati, che vanno installati su macchine di vario tipo, oppure su strutture di sostegno in c.a o in acciaio, al fine di realizzare un sistema anticaduta. Si tratta ad esempio di portali in acciaio i cui piedritti vengono fissati alla macchina stessa, mentre la trave funge da linea vita rigida. Su quest’ultima, viene poi installato un carrello scorrevole omologato dal fabbricante, al quale l’operatore può ancorarsi e svolgere in piena sicurezza le operazioni di manutenzione previste.

Normative di riferimento

  • Norma UNI 11578 del 9 aprile 2015 “Dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente. Requisiti e metodi di prova”
  • Norma UNI EN 795 del dicembre 2012 e versione italiana del maggio 2013 “Personal fall protection equipment – Anchor devices”.
  • Aggiornamento delle "Norme Tecniche" per le costruzioni - Decreto del 17/01/2018
  • Circolare N° 7/2019 del C.S.LL.PP.
  • Norma UNI EN 1090:2012 e marcature CE
  • Norma UNI 11570

Generalità sui sistemi anticaduta

I sistemi anticaduta (definiti fall-arrestor in inglese) non hanno come obiettivo solo quello di impedire una caduta (compito svolto dal parapetto dai dispositivi di protezione collettiva), ma hanno come obiettivi primari:

  • Arrestare la caduta nel minor tempo possibile onde evitare che l’operatore raggiunga, cadendo, velocità tali da non poter più essere fermata in sicurezza.
  • Arrestare la caduta evitando, per quanto possibile, danni alla persona. 
  • Mantenere la persona in posizione eretta, senza impedire la respirazione, in modo che essa possa attendere le operazioni di soccorso senza ulteriore pericolo. 
  • Tutto ciò deve essere ottenuto senza limitare troppo la libertà di movimento dell'operatore in modo da consentirgli di effettuare il lavoro previsto. 
  • Da quanto esposto in precedenza risulta evidente come siano presenti due obiettivi antagonisti:
  1. conservare la libertà di movimento pur rimanendo vincolati ad un punto d'ancoraggio.
  2. In caso di caduta poter essere fermati nel più breve tempo possibile.

Per soddisfare quanto richiesto al punto 1) sarebbe preferibile adottare un collegamento tra operatore e punto d'ancoraggio più lungo possibile. 
Per soddisfare il punto 2) si dovrebbe adottare un collegamento più corto possibile. 
Si deve, pertanto, sempre cercare di raggiungere un compromesso tra libertà di movimento e rapidità di arresto, e tale compromesso deve essere valutato prima di dare inizio ai lavori. 

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